Virus da vicino

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11 settembre 2024

COMUNITÀ E SALUTE GLOBALE

Storia di impatto

Il programma danese di test dell’HCV migliora la gestione e l’accesso dei pazienti

Rendere i servizi sanitari disponibili alle persone che fanno uso di droghe iniettive (PWID) è difficile, perché queste persone spesso affrontano difficoltà come mancanza di alloggio, malattie psichiatriche e altri problemi. Questi fattori comportano barriere insormontabili per l’attività di test e trattamento delle PWID per l’HCV attraverso il percorso di cura tradizionale, che richiede che, per la diagnosi e il trattamento, i pazienti si presentino a più appuntamenti presso un ospedale .

 

In Danimarca, i percorsi point-of-care sono fondamentali per fornire un accesso migliore ai test dell’HCV e un collegamento alla cura per le PWID che risultano positive.

 

Per superare questo ostacolo, una clinica mobile gestita dalla Brugernes Akademi, porta i test point-of-care in contesti di consumo di droghe, rifugi per senzatetto e altri luoghi in cui vivono le PWID nella regione della capitale della Danimarca.

 

Infografica del percorso tradizionale

Dati del percorso tradizionale forniti da Brugernes Akademi.

Infografica del percorso Cepheid

La Brugernes Akademi è un’associazione formata da e rivolta a ex consumatori attivi di droghe, compresi gli utilizzatori intermittenti, che si propone di migliorare le condizioni e i diritti dei consumatori di droghe in tutta la Danimarca.

 

Nell’unità mobile, il team implementa un approccio di test point-of-care in due fasi. Innanzitutto, viene eseguito un test rapido degli anticorpi anti-HCV. Se il risultato è positivo, viene eseguito un test PCR. La PCR viene eseguita utilizzando il test Xpert® HCV VL Fingerstick, che rileva e misura la carica virale dell’RNA in meno di un’ora direttamente da un campione capillare eseguito con pungidito.

 

Le persone positive al test dell’RNA dell’HCV ricevono immediatamente il supporto della Brugernes Akademi, e vengono rapidamente monitorate fino al trattamento presso l’Unità per le malattie infettive dell’ospedale. In ospedale, i pazienti ricevono il supporto di un consulente di Brugernes Akademi, che li aiuta a navigare nel processo ospedaliero. Questo modello point-of-care test-and-treat riduce il rischio di trasmissione della malattia all’interno della comunità rispetto al percorso di test e trattamento tradizionale.

 

La Brugernes Akademi si incarica inoltre di portare la terapia al paziente ed esegue i prelievi di sangue per il follow-up presso la clinica mobile durante le visite. Il processo semplificato garantisce che il paziente debba recarsi in ospedale una sola volta.

 

Pochissimi pazienti sono stati persi al follow-up attraverso questo programma rispetto al percorso tradizionale: durante i 12 mesi del programma offerto, 774 persone sono state testate e 72 sono risultate positive all’RNA dell’HCV. Di queste, 63 sono state valutate in clinica e 55 di esse hanno iniziato il trattamento.

Metriche

CE-IVD. Dispositivo medico diagnostico in vitro. Potrebbe non essere disponibile in alcuni Paesi. Non disponibile negli Stati Uniti.

 

Le proiezioni e i risultati sono specifici della struttura sanitaria in cui sono stati ottenuti e possono non riflettere i risultati ottenibili presso altre strutture sanitarie.

 

Riferimento:

 

Lazarus J V, et al. The Copenhagen test and treat hepatitis C in a mobile clinic study: a protocol for an intervention study to enhance the HCV cascade of care for people who inject drugs (T’N’T HepC). BMJ Open 2020;10:e039724. https://bmjopen.bmj.com/content/bmjopen/10/11/e039724.full.pdf

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