Che cos’è “l’Apocalisse degli antibiotici”?
L’Apocalisse degli antibiotici. È più pericolosa di quanto si creda
Che cos’è “l’Apocalisse degli antibiotici”?
L’Apocalisse degli antibiotici. È più pericolosa di quanto si creda
Migliore impiego degli antibiotici con GeneXpert®
Carbapenemasi
Il dott. Tim Neal, medico per il controllo delle infezioni presso Liverpool Clinical Laboratories, spiega in dettaglio come le soluzioni diagnostiche molecolari rapide siano fondamentali per stare al passo con la minaccia emergente degli enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE).
Thierry Naas - Centro nazionale francese di riferimento per la resistenza agli antibiotici
Carbapenemasi
Il dott. Tim Neal, medico per il controllo delle infezioni presso Liverpool Clinical Laboratories, spiega in dettaglio come le soluzioni diagnostiche molecolari rapide siano fondamentali per stare al passo con la minaccia emergente degli enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE).
Thierry Naas - Centro nazionale francese di riferimento per la resistenza agli antibiotici
Nuovo piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica
A giugno 2017, la Commissione Europea (CE) ha adottato One Health, un nuovo piano d’azione contro la resistenza antimicrobica (AntiMicrobial Resistance o AMR). Gli obiettivi chiave del piano sono tre:
La CE riconosce che la diagnostica è di importanza fondamentale per la differenziazione tra infezioni batteriche e virali e per l’identificazione dell’AMR. La diagnostica può fornire tempestivamente il trattamento più idoneo. Pertanto, la CE ha dichiarato il proprio impegno nei seguenti campi:
Il rapporto completo può essere visualizzato qui.
Semplificazione dei test e del trattamento nel tentativo di eliminare l’infezione da epatite C
A livello globale, 71 milioni di persone convivono con l’infezione da virus dell’epatite C (HCV), ma il numero di infezioni da HCV risulta essere in continuo aumento. Tra 2015 e 2030, gli obiettivi dell’OMS includono la riduzione delle nuove infezioni da HCV del 80% e i decessi da HCV del 65%, l’aumento delle diagnosi di HCV da <20% a 90% e il numero di persone idonee che ricevono trattamento per HCV dal <10% al 80%. Per raggiungere questi obiettivi, sono necessari interventi mirati al fine di migliorare i test per HCV e l'aderenza alle cure ed al trattamento (“la cascata dell’assistenza per HCV”). Questa presentazione esamina le prove disponibili sulle strategie che sono state implementate con successo per migliorare i test per HCV ed il conseguente linkage to care.
Diagnosi precoce dell’HIV e utilizzo del test HIV molecolare point of care come parte di una strategia globale per porre fine alla trasmissione dell’HIV
Secondo UNAIDS1 nel mondo è in corso di implementazione una strategia di tracciamento rapido per porre fine all’epidemia dell’AIDS entro il 2030. Esiste un forte consenso globale sul fatto che ora esistano strumenti efficaci per porre fine all’epidemia di AIDS. Il trattamento dell’HIV può estendere notevolmente la durata della vita delle persone che convivono con l’HIV e prevenirne efficacemente la sua trasmissione. Il test HIV svolge un ruolo centrale nella prevenzione alla diffusione del virus. Un risultato positivo offre l’opportunità di iniziare il trattamento il prima possibile mentre un risultato negativo confermato apre la possibilità di iniziare rapidamente con la profilassi pre-esposizione (PrEP). D’altro canto, i programmi per HIV saranno efficaci solo se i gruppi e le organizzazioni di comunità sono parte dell’implementazione stessa. Questo webinar esplorerà i vantaggi del test HIV molecolare point of care, nel contesto di un consultorio per uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e donne transgender (TW), per tre diverse applicazioni: conferma di un test HIV rapido positivo, rilevamento di un’infezione acuta da HIV e screening delle infezioni acute all’inizio della PrEP. 1 http://www.unaids.org/sites/default/files/media_asset/JC2686_WAD2014report_en.pdf CE-IVD. Dispositivo medico diagnostico in vitro. Non tutti i test sono disponibili in tutti i Paesi. Non disponibile negli USA
STI trascurata: Trichomonas vaginalis
Tra le donne statunitensi di età compresa tra 14 e 49, la prevalenza dell’infezione da Trichomonas vaginalis è stimata in 2,3 milioni, sebbene l' 85% delle donne affette da tricomoniasi non riporti sintomi. Con varie complicazioni tra le quali l’aumento del rischio di acquisizione di HSV-2/HIV, la malattia infiammatoria pelvica ed il parto pretermine, è diventato sempre più importante identificare e trattare rapidamente queste pazienti. Questo webinar esplorerà il rinnovato interesse per lo screening e la diagnosi di T. vaginalis nelle donne. Esaminerà le attuali metodologie di test disponibili e fornirà aggiornamenti sulle opzioni di trattamento.
Politica per il corretto impiego degli antibiotici presso il reparto di pronto soccorso
Questo webinar affronta l’importanza di una politica per il corretto impiego degli antibiotici e l’accuratezza dei test diagnostici per il rilevamento della faringite da streptococco di gruppo A. Contiene commenti sull’elevata fiducia che i test molecolari offrono alla politica di contenimento degli antibiotici e su come la tecnologia possa ridurre la pratica di prescrivere antibiotici “nel caso in cui” ci fosse un’infezione, soprattutto quando i test si avvicinano al paziente.
1. Organizzazione Mondiale della Sanità. “Antimicrobial resistance: global report on surveillance.” Giugno 2014.
3. CDC. Antibiotic resistance threats in the United States, 2013. https://www.cdc.gov/drugresistance/threat-report-2013/index.html. Consultazione: 12 luglio 2018.
4. ECDC. Infezione da Clostridium difficile. Consultazione: novembre 25 2014. http://www.ecdc.europa.eu/en/healthtopics/Healthcare-associated_infections/clostridium_difficile_infection/pages/index.aspx
5. Gerding DN, et al. Measures to Control and Prevent Clostridium difficile Infection. Clin Infect Dis. 2008 Gen 15;46 Suppl 1:S43-9.
Riferimento: Commissione Europea. Piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica (AMR). giugno 29, 2017.