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11 settembre 2024
TENDENZE A LIVELLO DI TECNOLOGIA E MALATTIE
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Le sperimentazioni cliniche farmaceutiche con la diagnostica POC
Il Dott. Sher, M.D., FAAP di Peninsula Research Associates discute la diagnostica al point-of-care come parte integrante delle sperimentazioni cliniche.
Trascrizione
Dott. Sher, M.D., FAAP: “La diagnostica al punto di cura è probabilmente una delle parti più importanti di una sperimentazione, perché se fosse possibile applicarla, lo studio procede.
Sono in corso sperimentazioni sui farmaci, in cui si prende una popolazione di malati su cui nessun farmaco funziona e che ha un bisogno disperato di una soluzione che non abbiamo mai provato prima.
Le sperimentazioni sui vaccini avvengono su volontari sani che desiderano partecipare allo studio perché vogliono prevenire o, ancora più spesso, molti/e dei/delle pazienti che partecipano alle sperimentazioni sui vaccini vogliono aiutare tutti/e gli/le altri/e.
Spesso un/una paziente si presenta per vedere se soddisfacesse quelli che definiamo criteri di inclusione e se non rientrasse nei criteri di esclusione, quindi spesso è necessario un laboratorio diagnostico per soddisfare i criteri di inclusione. Se fosse necessario rivolgersi all’esterno per i risultati, ci vogliono da 2 a 3 giorni per il risultato e da 2 a 3 giorni per far tornare i pazienti, per un totale di almeno una settimana. Con GeneXpert®, sia che si tratti di COVID, RSV o altro, si ha un sistema point-of-care che possiamo utilizzare per ottenere subito i risultati.
È semplice, che è l’aspetto che più interessa il personale, e a seconda del test i risultati sono disponibili tra 30 e 60 minuti, con una precisione assoluta. Quando è iniziata la pandemia, abbiamo esaminato ogni sistema. Sono una persona che guarda alla scienza. Non guardo nient’altro che la scienza. Quindi l’ideale è un test che abbia la migliore sensibilità e specificità, e osservando la PCR si nota che è quella che offre i risultati migliori; la scienza è arrivata alla PCR più accurata, GeneXpertdi Cepheid.
Abbiamo inserito rapidamente oltre mille pazienti per gli studi sulla vaccinazione. Probabilmente è stato uno dei miei momenti di maggior successo in termini di sensazioni con i pazienti. Cerco sempre di fare meglio, che si tratti della mia struttura di ricerca o di tutti gli operatori sanitari che lavorano per me, e l’unico modo per farlo è avere modi migliori per aiutare i pazienti. Se si vuole fornire cure migliori alla popolazione di pazienti, bisogna avere gli strumenti migliori, quindi sono passato a un sistema GeneXpert moderatamente complesso perché mi dà molto di più”.
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